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giovedì 5 aprile 2012

Il mio parco 2 - Le banane



Il mio parco è quello dove vado quasi ogni giorno, vicino casa, è il polmone verde della mia zona…. Ah ok l’ho già detto.
Ma poi polmone verde de che?
Che confina con la Tangenziale, con il verde Aniene (da non confondere col biondo Tevere), con varie linee ferroviarie Roma-Firenze: la Tav, la lenta e la Roma-Tivoli, con i cantieri della nuova metro.
Dal punto di vista dell’inquinamento non gli manca niente, un po’ più giù c’è il collettore fognario e ancora più giù l’aeroporto dell’Urbe. Probabilmente, a nostra insaputa c’è pure un giacimento di amianto e siamo a posto!

Che poi a dirla tutta, questo pezzo di verde era stato strappato dalle mani dei costruttori (i cosiddetti palazzinari) che già avevano iniziato a darsi da fare. Infatti è caratterizzato da vari vasconi che sono gli scavi delle fondamenta di quelli che dovevano essere i nuovi palazzi. Poi si sono fermati, forse perché si sono resi conto che l’Aniene era a uno sputo e il terreno era alluvionale, fatto sta che se scavi un pochino trovi i calcinacci, quindi probabile che l’amianto e metalli vari siano davvero nel sottosuolo.
Forse a salubrità è quasi meglio fare una passeggiata nell’amena Viale Libia…
Però almeno qui c’è il verde e l’occhio respira...

Recentemente hanno piantato un sacco di alberi, mi sembra rientri nel progetto di Kyoto, di mettere non so quanti migliaia di alberi. Qui li hanno messi a forma geometrica, dicono, ma camminando non te ne accorgi. Forse te ne accorgi solo dalla luna, puoi vedere la muraglia cinese, la piramide d'Egitto dicono e poi i poligoni del nostro parco…vuoi mettere?!
Peccato che li abbiano piantati abbastanza (troppo) vicino e che quando cresceranno faranno a cazzotti fra di loro. Per ora ci sono tutti alberi giovani, infatti è un parco molto, troppo aperto, d’estate è impraticabile perché non c’è ombra e se c’è vento diventa un’unica zona ventosa. Ma tra qualche anno ci si farà largo solo col machete.
L’hanno dotato di un impianto di irrigazione eccezionale, che usano solo nella Pianura Padana per dare l’acqua a estese piantagioni di mais, forse è un po’ esagerato per un po’ di prato spelacchiato ma tanto non funziona perché non c’è la pompa che tira su l’acqua, dicono…
Quindi la maggior parte dei mille alberi amorevolmente piantati si sono seccati…
Nel parco, alla nascita della Pop, abbiamo piantato due alberi, un melograno e un ippocastano. In teoria mi sa che non si potrebbe piantare nuovi arbusti a capa tua, ma non è che abbiamo messo un boabab o un banano sconvolgendo il fragile habitat… e poi chi se ne accorge? Anche se un giorno ho visto dei rangers passare con un foglio e spuntare un elenco…
Li abbiamo messi sostituendo due alberi morti di cui sopra.

E’ un parco molt…abbastanza curato, vengono quelli del comune a tagliare l’erba periodicamente e in una di queste occasioni un bonzo che falciava con il trattorino mi ha decapitato il melograno.
Ora... a parte che il simbolo affettivo che il melograno è lo stesso albero che piantarono i miei quando avevo 6 anni, poi il significato intrinseco della pianta che crescerà insieme alla Pop, le foto fatte insieme via via e tu testa di minchia non vedi un arbusto a cui avevamo pure messo un fiocco rosso che pure Ray Charles avrebbe notato??
Il povero melograno non è morto ma certo è stato raso al suolo ed è indietro con la crescita. Ora abbiamo messo una rete di protezione, altre piantine intorno, spero che lo vedranno così i solerti operai!!
Quando fa molto caldo dobbiamo innaffiare queste due piante, lo fanno i miei prendendo l’acqua dall’area cani e subendo gli sguardi minacciosi e torvi dei padroni che quando entri nel loro territorio temono sempre che gli fai scappare il cane.  
L'ippocastano della Pop

Nel mio parco abbiamo una cosa che pochi hanno: una pista di atletica.
È costata 400 mila euro e ci hanno messo 6 mesi per farla.
Un giorno sono venuti, hanno recintato un'ampia zona  e hanno fatto due circuiti ad anello con l’asfalto.
Si rincorrevano le voci più disparate (i rumors) su cosa potesse essere, chi diceva una pista di gokart, chi di pattinaggio…quando si è capito che erano due anelli da atletica: uno esterno in cui può andare solo una persona e uno più piccolo con 4-5 corsie si è capito che era una boiata colossale soprattutto per quella cifra.



Allora la gente ha cercato di fare un po’ di casino attaccando misteriosi fogli anonimi in giro tipo Pasquino ma ormai il più era fatto.
Li hanno tenuti buoni mettendo qualche altra panchina e i nuovi secchi della mondezza col coperchio perché pare che l’attività preferita delle gazze sia svuotare i secchi e buttare le cartacce in terra..bah…
Ogni tanto si vede qualcuno che usa la pista per correre (tanto ormai c’è) ma più spesso è usata dai bambini con i rollerblade, i monopattini, i passeggini (tanto ormai è lì)..anche alla Pop piace gattonare lì e fare i primi passi perché è fatta proprio bene, morbida, di quel materiale antitrauma. Certo 400mila euro...

Nel mio parco ci sono dei lombrichi transgenici, sono lunghissimi ma soprattutto velocissimi e delle volte si tirano pure su tipo cobra. A me se c’è un animale che repelle (per non dire fa schifo) è proprio questo e dopo la pioggia è un tripudio.
Ok fanno bene alla terra, la areano, la concimano ma a me fanno schifo, ecco l’ho detto!
Da bambina un mio amico, quando eravamo in giardino, me li toglieva dalla strada con un bastoncino… non ci sono proprio più gli uomini di una volta!


Nel mio parco, in alcuni orari, ci sono più sedie a rotelle che passeggini e la lingua ufficiale diventa il russo o il rumeno delle badanti, o meglio banane come dice la nonna 108enne di mm.
Io & la Pop in giro per il parco, la Pop era molto ma molto Pop, era nella fascia, si vede solo la codina della fascia
Le banane si ritrovano, parlano fra di loro, con le connazionali, nella loro lingua e portano a spasso le signore. Spesso ce ne sono tre che viaggiano parallele. Mi chiedo sempre cosa penserebbero le vecchiette se si svegliassero dal loro torpore “Devo essere proprio rincoglionita se non capisco un’acca di quello che stanno dicendo!”. Le vestono di tutto punto e le portano fuori con qualsiasi tempo.
C’è quella che a stento riesce a stare con la schiena dritta ma pretende la sigaretta.
E c’è il vecchietto che un giorno ho visto piangere come un bambino…
E’ incredibile come la vita nella sua fine e nel suo inizio coincida: omogeneizzati, bocche sdentate, pannolini, creme anti-arrossamento… vedendoli mi chiedo che senso abbia arrivare alla fine senza neanche riuscire a ricordarsi il proprio nome, le cose che hai fatto, perdere un po' la propria dignità, essere scarrozzata da una che non capisco neanche cosa mi sta dicendo…

Il mio parco quando c’è stata la neve era bello come un quadro fiammingo e c’era tantissima gente euforica che faceva pupazzi di neve ovunque e si buttava con slittini e buste di plastica da ogni dirupo!






E devo dire che in primavera fa la sua porchissima figura! Che albero è questo? Chi lo sa?



Ps: le foto sono tutte mie tranne la prima


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